PANDEMIA DA COVID-19 E GIOVANI: UNA MINACCIA O UN’OPPORTUNITA’?

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“La vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci.” (Charles R. Swindoll)

La pandemia da Covid-19 ha sviluppato ostacoli e difficoltà nella popolazione globale, bloccando temporaneamente la vita di tutti noi. Per gli adolescenti, tale situazione è risultata una doppia sfida, ponendosi essa in antitesi con i principali compiti di sviluppo di questo periodo, ovvero lo sviluppo di autonomia ed indipendenza e lo sviluppo delle relazioni affettive.

A discapito di ciò, in letteratura è stato evidenziato come si siano verificate diverse traiettorie di adattamento o disadattamento tra i giovani. Alcuni di loro hanno infatti percepito una crescita personale e una maggiore consapevolezza di sé, in seguito al periodo del lockdown. Grazie a questo periodo, alcuni di loro hanno rafforzato la connessione emotiva familiare, avendo avuto l’occasione di passare più tempo con i propri genitori. Ancora, hanno sviluppato un maggiore senso di appartenenza alla propria comunità, grazie alle connessioni virtuali.
Lo sport è risultato un ulteriore ed importante fattore di resilienza ed aggregazione: in letteratura è stato infatti messo in evidenza come giovani praticanti sport prima dell’avvento della pandemia hanno sviluppato migliori esiti di adattamento, posti di fronte alla situazione di crisi. In particolare, hanno dimostrato maggiori livelli di resilienza, hanno rafforzato il senso di appartenenza alla propria comunità sportiva e hanno persistito nella pratica, nonostante il confinamento in casa forzato.

Il fattore che ha inciso particolarmente sugli esiti di adattamento è stato il giusto mindset dei giovani atleti, definibile con il concetto di alfabetizzazione fisica, ovvero la motivazione, la fiducia, la competenza fisica, la conoscenza e la comprensione di valorizzare ed assumersi la responsabilità dell’impegno per lo sport. Grazie a questa predisposizione, molti giovani hanno saputo affrontare la situazione di crisi, cercando soluzioni alternative e adattandosi alla nuova situazione, seppur temporanea

Lo sport insegna ad affrontare proattivamente gli ostacoli, a cogliere il lato positivo in ogni situazione, a persistere e non arrendersi. Ancora, insegna l’importanza della condivisione e del gioco di squadra, stimolando gli atleti a mettere a disposizione le proprie risorse per il benessere della comunità.

In un’ottica preventiva, risulterebbe necessario valorizzare questi aspetti ed estendere ai giovani la possibilità di partecipare ad attività sportive organizzate, tali da supportarli di fronte ad eventuali crisi future.

«Cambiare positivamente significa evolvere nel tempo, sviluppando la propria identità e acquisendo nuove capacità. Cambiare è sinonimo di continuare a imparare.» (Estanislao Bachrach)

Matilde Poluzzi
atleta agonista di danza sportiva, laureata in Scienze e tecniche psicologiche