LO SPORT E LO SVILUPPO DELL’ABILITA’ COMUNICATIVA

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“La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto” (Peter Drucker)

Comunicazione significa letteralmente “mettere in comune”: intenzioni, sensazioni, emozioni, informazioni… Svariate possono essere le motivazioni che ci spingono a sintonizzarci, a metterci in comune con gli Altri. Svariati possono anche essere i canali di comunicazione: attraverso le parole (verbale), ma anche attraverso il nostro corpo (non verbale) e la nostra voce (paraverbale).

Attraverso la pratica della danza, i giovani hanno la possibilità di imparare ad esprimersi attraverso il canale non verbale: una risorsa particolarmente rilevante nel caso in cui abbiano, per esempio, difficoltà ad esprimere il proprio stato emotivo attraverso le parole. Per facilitare lo sviluppo del canale non verbale, una buona esercitazione durante gli allenamenti prevede anche l’utilizzo del canale paraverbale, chiedendo agli atleti di associare a determinati movimenti delle espressioni vocali, come ad esempio dei brevi ma intensi urli, tali da liberare messaggi spesso inconsapevoli, di tipo emotivo.

Gli sport in generale, inoltre, sono un’ottima opportunità per sperimentare ed imparare a padroneggiare una buona abilità comunicativa, Il punto di partenza fondamentale per una comunicazione efficace è sicuramente quella di sapersi mettere in ascolto dell’Altro: dimostrarsi aperti al libero scambio di informazioni e punti di vista, indipendentemente dall’interlocutore che ci si trova di fronte (in ambito sportivo potrebbe essere un compagno di squadra, il/la proprio/a partner o il proprio coach). Una buona comunicazione con il proprio coach può risultare fondamentale per un miglioramento più rapido, per una migliore prestazione in allenamento e/o durante una competizione. Allo stesso modo, una buona comunicazione con il/la proprio/a partner o con i propri compagni di squadra può risultare fondamentale nel determinare l’esito di una competizione. Mettersi in ascolto dell’Altro, accettare punti di vista differenti, dimostrare empatia e non avere paura di esprimersi, sono tutte caratteristiche che rendono il gruppo una vera e propria SQUADRA.   

“Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo” (Henry Ford) 


Matilde Poluzzi
atleta agonista di danza sportiva, laureata in Psicologia scolastica e di comunità